Cosa vuole dire “amare troppo”? Chi sono le donne che amano troppo?
E' possibile che tante donne amino troppo, al punto da rovinarsi la vita?
Per
rispondere a queste domande ti consiglio di leggere il libro della psicoterapeuta Robin Norwood “Donne
che amano troppo”,
edito da Feltrinelli.
Visto che parliamo di un libro pesante e "duro" da leggere, vi metto alcune citazioni che chiariscono i concetti espressi:
"Amare
troppo è calpestare, annullare se stesse per dedicarsi completamente
a cambiare un uomo "sbagliato" per noi che ci ossessiona,
naturalmente senza riuscirci."
"Amare”
diventa “amare troppo” quando abbiamo un partner incompatibile
con i nostri sentimenti, che non si cura di noi, o non è
disponibile, eppure non riusciamo a lasciarlo: in realtà lo
desideriamo, ne abbiamo bisogno sempre di più.”
"Quando
essere innamorate significa soffrire, stiamo amando troppo. Quando
nella maggior parte delle nostre conversazioni con le amiche intime
parliamo di lui, dei suoi problemi, di quello che pensa, dei suoi
sentimenti, stiamo amando troppo. Quando giustifichiamo i suoi
malumori, il suo cattivo carattere, la sua indifferenza, o li
consideriamo conseguenze di un'infanzia infelice e cerchiamo di
diventare la sua terapista, stiamo amando troppo. […] Quando non ci
piacciono il suo carattere, il suo modo di pensare e il suo
comportamento, ma ci adattiamo pensando che se noi saremo abbastanza
attraenti e affettuose lui vorrà cambiare per amor nostro, stiamo
amando troppo. Quando la relazione con lui mette a repentaglio il
nostro benessere emotivo, e forse anche la nostra salute e la nostra
sicurezza, stiamo decisamente amando troppo."
"Se
mai vi è capitato di essere ossessionate da un uomo, forse vi è
venuto il sospetto che alla radice della vostra ossessione non ci
fosse l’amore, ma la paura."
La
paura, non l’amore. Paura di cosa? Paura
della solitudine, paura di non essere degne d’amore a causa di
un’autostima decisamente troppo bassa, paura di essere abbandonate, paura di non sapersela cavare da sole nella vita,
paura che una vita “normale” con un uomo equilibrato e
disponibile non sia abbastanza emozionante e passionale come lo è la
vita a contatto con un uomo instabile ed imprevedibile, paura che
se lui non ci ama la colpa sia nostra…
Nella nostra cultura il fatto che una donna si sacrifichi per amore, è stato accettato e necessario, almeno fino a poco tempo fa.
La nostra cultura insegna che le donne, per amore, devono
essere disposte a fare di tutto. E per sentirsi realizzate
come donne dovrebbero diventare prima compagne appassionate poi madri perfette, magari nei tempi giusti. Ecco perché questa
dinamica patologica riguarda il sesso femminile più spesso che
quello maschile.
Certo, i tempi cambiano, ma la società continua ad inviarci e ad inviare alle ragazzine e alle bimbe lo stesso messaggio di dipendenza dall'amore come "soluzione" per la felicità, con poche lodevoli eccezioni.
Continuerò ad approfondire domani.
Un forte abbraccio.
Rosanna
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