martedì 20 ottobre 2015

Amare troppo significa farsi del male!

Amare troppo” significa essere dipendenti da un partner, in modo malsano. E’ una vera e propria forma di dipendenza che si può assimilare a quella per il cibo, per l’alcol o per la droga, e che ha origine da una profonda sofferenza interiore. E come in tutte le dipendenze, è necessario capire e ammettere la gravità del problema prima di poter cominciare ad affrontarlo per uscirne.

"Le donne che amano troppo – scrive la Norwood - hanno pochi riguardi per la loro integrità personale nei rapporti amorosi. 
Riversano tutte le proprie energie in tentativi disperati di influenzare l’altro e costringerlo a cambiare il suo comportamento e i suoi sentimenti nei loro confronti.” 
Amare troppo significa comportarsi come se avere accanto a sé un partner fosse più importante del proprio benessere, della felicità e della dignità personale. E’ una situazione che nasce da un profondo bisogno d’amore insoddisfatto: quando nell’infanzia non si è ricevuto abbastanza affetto, o ci si è sentite abbandonate dai genitori, è facile che da adulte si sia disposte a tutto pur di evitare di provare ancora una volta quei sentimenti di vuoto e di perdita.

Spesso le donne preferiscono inventare scuse poco plausibili ed artificiose per giustificare il comportamento del partner nei loro confronti; questo pur di non ammettere la propria infelicità ed insoddisfazione per la loro relazione. 

Dato che la cultura e probabilmente le vicissitudini familiari portano molte donne a diventare donne che amano troppo, come è possibile uscirne per imparare ad essere donne felici ed equilibrate, con relazioni sane ed appaganti? 

E' possibile, anche se non è facile.
L’amare troppo è una malattia che può diventare pericolosa, e spesso è sottovalutata dalla stessa donna che si dice che “non è poi così grave” quello che sta sopportando. 
Invece, ci si può ammalare per lo stress, per il dolore, per le nottate insonni passate a piangere e a disperarsi. 
Spesso accade che la donna trascuri la propria salute, il lavoro, la casa, i figli. A volte tollera situazioni pericolose in cui ci sono violenze; altre volte finisce ad abusare di sostanze, di alcol, di cibo o di farmaci, pur di cercare sollievo.

Prima di tutto, dobbiamo capire di avere un problema e accettarlo
Una volta che ci si rende conto di avere un problema, e si decide di voler modificare le proprie modalità relazionali, si cominciano ad attuare comportamenti che piano piano ci portano ad
amare noi stesse e a perseguire la nostra realizzazione personale.

Una psicoterapia, o un gruppo di auto-aiuto possono aiutarci se il percorso si rivela troppo difficile per noi. 
Bisogna considerare la propria guarigione come la cosa più importante, che supera qualsiasi altra: è necessario per la nostra salute mentale e per la nostra felicità futura! 
E’ necessario dedicare tempo ed energia al processo di guarigione, per non ritrovarsi tra poco tempo a combattere gli stessi fantasmi. 

Vedremo in questo blog quali sono le modalità e le strategie che ci potranno aiutare nel percorso verso la serenità, e verso l'amore per noi stesse.

"L'amore per una persona ha in sé la stabilità emotiva, non il disordine.” – R. Norwood

Un fortissimo abbraccio da 
Rosanna

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